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Corsa di Miguel per poeta-maratoneta argentino desaparecido

In 10 mila hanno partecipato a Roma alla 21ma edizione di La Corsa di Miguel, un appuntamento di sport sociale e solidale per i diritti e contro il razzismo. La gara, svoltasi domenica 19 gennaio, ha ricordato il poeta-maratoneta argentino Miguel Benancio Sanchez, scomparso 42 anni fa – il 9 gennaio 1978 – uno degli oltre 30 mila desaparecidos vittime della dittatura militare che insanguinò il Paese dal 1976 al 1983.

Di mattina migliaia di studenti con i loro insegnanti hanno preso parte ad una passeggiata di 3 chilometri – dal Ponte della Musica fino allo Stadio Olimpico – intitolata StrAntirazzismo, per lanciare un messaggio a tutela dei diritti umani e per una convivenza pacifica.

La gara podistica di 10 chilometri ha visto 5263 runner – di cui 3961 uomini e 1302 donne  – tagliare il traguardo all’Olimpico, mentre la vittoria è andata a Luca Parisi e Sara Brogiato.

La manifestazione, non solo sportiva, è stata inventata 20 anni fa da Valerio Piccioni. La Corsa di Miguel è promossa dal Club Atletico Centrale con il patrocinio di Fidal, Uisp, Regione Lazio, Roma Capitale e Ambasciata della Repubblica Argentina, e la collaborazione di Sport e Salute e dell’Istituto per il Credito Sportivo.

Miguel era nato l’8 novembre del 1952, a Bella Vista, provincia di Tucuman, Nord dell’Argentina, famosa per la coltivazione della canna da zucchero, nella quale ha lavorato da bambino. A 18 anni ha raggiunto i fratelli già stabiliti a Buenos Aires: ha fatto l’imbianchino e ha giocato a calcio nella quarta divisione con il Gymnasia y Esgrima de La Plata. Ma presto si è innamorato dell’atletica, allenandosi di mattina presto e alla sera tardi con il celebre tecnico Osvaldo Suarez. Miguel era anche coinvolto politicamente nella Gioventù Peronista, ma gli impegni lavorativi e sportivi hanno progressivamente limitato la sua partecipazione su quest’altro fronte. Da poeta autodidatta ha scritto di tutto, ma l’atletica, l’Argentina e l’amore erano le sue fonti di ispirazione predilette. Il suo inno alla corsa intitolato “Para vos atleta”, “Per te atleta”, è stato pubblicato dalla Gazeta Esportiva di San Paolo, il 31 dicembre del 1977, nove giorni prima della sua sparizione. Nella notte tra l’8 e il 9 gennaio 1978 Miguel è stato sequestrato dai paramilitari che a casa sua hanno trovato una bandiera bianca e celeste attaccata alla parete. Alla domanda: “Perché?”, il 25enne ha risposto: “Perché sono argentino”.

“Para vos atleta”

Per te, atleta.

Per te che sai di freddo,

di calore

di trionfi e di sconfitte

che no non lo sono.

Per te che hai il corpo sano,

l’anima larga e il tuo cuore grande.

Per te che hai molti amici,

molti nonni,

l’allegria adulta,

il cuore dei bambini.

Per te che non sai né di gelo nè di sole,

né di pioggia né di rancori.

Per te atleta,

che traversasti paesini e città,

unendo stati nel tuo andare,

per te atleta,

che disprezzi la guerra e sogni la PACE.

Photo Credit: ©La Corsa di Miguel (pagina Facebook) – www.desaparecidos.org

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