
“Where is South”? La risposta nei taccuini creati da giovani rifugiati
Ha fatto tappa a Venezia il programma educativo itinerante AtWork, partecipato da 25 giovani tra i 18 e 30 anni di diverse nazionalità e background, molti dei quali con lo status di rifugiato o richiedente asilo in Italia. A loro è stato chiesto “Where is South?”. E hanno risposto personalizzando i celebri taccuini Moleskhine, dando vita a un’originale collezione d’autore al termine del workshop.

AtWork è un programma educativo itinerante ideato a Dakar nel 2012 da Moleskine Foundation – dedita ai progetti di sviluppo e supporto didattico/pedagogico – e dallo scrittore e critico d’arte camerunese Simon Njami. Si basa sul principio che ogni essere umano è dotato di una forza creativa unica e irripetibile, la cui espressione è un contributo allo sviluppo culturale umano. Attraverso il processo creativo, dunque, s’incalza il pensiero critico e il confronto fra i partecipanti, con l’obiettivo di contribuire a ispirare una nuova generazione di giovani creativi. Il nucleo centrale di AtWork è un workshop a tema, condotto da un artista o curatore, che fornisce lo spunto per il dibattito collettivo e la riflessione individuale, dai quali prendono forma i taccuini personalizzati dai partecipanti- autori che possono scegliere di donare alla collezione di Moleskine Foundation.
Il tema dell’edizione 20019 è, appunto, Where is South? scelto – come ha scritto Simon Njami, per “liberare la nostra mente da tutti quei pregiudizi e ideologie che affollano le nostre teste quando nominiamo i punti cardinali e per riconsiderarli per quello che sono: direzioni. Se ci riusciamo, potremmo riscoprire che Sud o Nord non esistono come tali ma si attivano nel loro significato a seconda di quello che pensiamo essi siano. Ovunque ci troviamo, c’è sempre un sud e, quindi, siamo noi che definiamo il significato della ‘parola’, perché Sud comincia da me”.

Prima di approdare a Venezia il workshop aveva fatto tappa a New York e Libreville (Gabon); le prossime tappe saranno Maputo (Mozambico), Londra e un’altra in via di definizione. Ad oggi sono 12 le edizioni di AtWork svoltasi in varie parti del mondo che hanno coinvolto, complessivamente, 300 giovani.
I taccuini d’autore, straordinaria serie di opere realizzate da 25 giovani rifugiati all’interno del format educativo itinerante AtWork, è stata esposta dal 17 settembre al 24 novembre a Palazzo Querini a Venezia, in collaborazione con l’Agenzia Onu per i Rifugiati.
AtWork è un workshop itinerante di cinque giorni coordinato dal curatore artistico Simon Njami insieme alla Moleskine Foundation, e che si avvale del processo creativo per stimolare nei partecipanti il pensiero e il dibattito critico; così come qualità cognitive ed emotive utili a sviluppare un’identità sia personale che collettiva. Il percorso laboratoriale porta alla realizzazione di taccuini d’autore.
Moleskine Foundation nasce dall’esperienza dei fondatori di Moleskine e dal loro impegno a tradurre i valori alla base del suo successo in iniziative dal forte impatto sociale. La nostra attività si focalizza su tre aree di intervento principali: istruzione innovativa; arte e cultura per la trasformazione sociale; attività di sensibilizzazione a sostegno dello scambio interculturale. La Fondazione lavora a stretto contatto con organizzazioni locali per finanziare, sostenere e co-creare progetti di qualità, con particolare attenzione all’Africa.

Simon Njami è un curatore indipendente, docente, critico d’arte e scrittore. È stato il co-fondatore e capo redattore della “Revue Noire”, direttore artistico della Biennale di fotografia di Bamako fotografia per dieci anni. Ha co-curato il primo padiglione Africano alla 52 ° Biennale di Venezia, nel 2007, e numerose mostre di arte e fotografia contemporanea, comprese Africa Remix (2004/2007) e la prima fiera d’arte africana a Johannesburg nel 2008. La mostra The Divine Commedy, da lui ideata e curata ha iniziato un tour mondiale al MMK – (Museum fur Moderne Kunst) di Francoforte nel 2014, proseguendo allo SCAD Museum of Art di Savannah e lo Smithsonian Museum of African Art in Washington, DC. È direttore del master Pan Africano in fotografia, un progetto che nasce con il Goethe Institute. È direttore artistico della Fondazione Donwahi, di Abidjan, in Costa d’Avorio, consigliere del Sindika Dokolo Collection, segretario della giuria speciale del World Press Photography Awards. È direttore artistico della prima edizione della Biennale Off del Cairo (2015) e delle edizioni 2016 e 2018 di Dak’Art, la biennale d’arte di Dakar, Senegal, la prima e più importante del continente africano. Simon Njami è co-creatore e advisor del format AtWork.
Photo Credit: © Moleskine Foundation