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Dall’India al Mali, donne protagoniste al RomaEuropa Festival

Ultimi appuntamenti del RomaEuropa Festival (Ref), in corso dal 17 settembre, con due spettacoli al femminile.

Dal 13 al 15 novembre all’Auditorium Parco della Musica (ore 21) la pièce aSH di Aurélien Bory per Shantala Shivalingappa, in prima nazionale. Con aSH Aurélien Bory chiude la sua trilogia di ritratti di donne, danzatrici e coreografe che ha già visto protagoniste Kaori Ito e Stéphanie Fuster. Il visionario regista francese si concentra sull’energia ritmica e vitale della danzatrice Shantala Shivalingappa. È lei, protagonista e musa di aSH, a sovrapporsi alla figura maestosa di Shiva, dea creatrice e distruttice. Shantala danza su una coltre di cenere, simbolo del ciclo di morte e rinascita, di un’energia circolare che affonda le sue radici nei riti di cremazione indiani e nelle vibrazioni della danza come fonte di energia e traccia di vita.

Aurélien Bory – Nato nel 1972 a Tolosa è un regista teatrale interessato al lavoro sullo spazio scenico. Un interesse nato anche grazie agli studi in fisica antecedenti al suo percorso artistico. Nel 2000 sempre a Tolosa fonda la sua Compagnie 111 con la quale si cimenta nella reinvenzione del “Physical Theatre” attraversando differenti ambiti disciplinari (il teatro, il circo, la danza, le arti visive e la musica). Rappresentati in numerosi paesi i suoi spettacoli hanno ricevuto molti riconoscimenti internazionali ad iniziare dal suo Plan B (2003) e da Plus ou moins l’infini (2005). Con Questcequetudeviens? (2008) creato per la danzatrice di flamenco Stéphanie Fuster, inaugura una serie di “ritratti di donne” proseguita con Plexus (2012) per la danzatrice giapponese Kaori Ito e oggi con aSH per Shantala Shivalingappa. Estremamente visionari, tutti gli spettacoli di Bory, lasciano spazio all’immaginazione dello spettatore tra meraviglia visiva e rinnovamento della forma teatrale. Bory ha ricevuto nel 2008 il premio CulturesFrance/Créateur sans frontières per le sue creazioni all’estero. Questcequetudeviens? è stato nominato nella categoria “Miglior spettacolo di danza” per gli Olivier Awards 2014 a Londra. Dal 2011, è artista associato al Grand Théâtre di Nantes. Da gennaio 2014, Aurélien Bory è artista residente al ThéâtredelaCité – CDN Toulouse Occitanie.

Shantala Shivalingappa – È una danzatrice indiana di Kuchipudi. Nata a Madras, in India, è cresciuta a Parigi in un mondo pieno di danza e musica. A queste discipline è stata iniziata dalla madre, la danzatrice Savitry Nair. Profondamente commossa e ispirata dallo stile puro e aggraziato del Maestro Vempati Chinna Satyam, Shantala dedica tutta se stessa alla tecnica del Kuchipudi, affidandosi all’allenamento intesto e rigoroso del suo maestro. Guidata dall’intenso desiderio di mostrare il Kuchipudi al pubblico occidentale, si esibisce nei festival e nei teatri più importanti (come Théâtre de la Ville – Paris, Sadler’s Wells – London, Mercat de les Flors – Barcelona, Jacob’s Pillow Festival – USA, New York City Center, Herbst Theatre – San Francisco), conquistando l’attenzione internazionale. Acclamata da critica, artisti e pubblico in India e in Europa, Shantala combina una tecnica perfetta alla grazia e all’emotività della danza.

A chiudere l’edizione 2019 del Ref sarà il Live di Fatoumata Diawara, il 24 novembre all’Auditorium Parco della Musica (ore 21).

Cantante, autrice, chitarrista e attrice, Fatoumata Diawara non accetta compromessi ideologici, né ricorre a narrazioni in terza persona nell’affrontare argomenti alquanto spinosi e dolorosi, come i matrimoni combinati o le mutilazioni genitali femminili, quest’ultime denunciate con forza nel suo magnifico primo album di debutto Fatou, il quale è stato osannato da Pitchfork, che lo ha definito “un disco molto seducente”. Capace di fondere tradizione e musica pop, con la sua chitarra Fatoumata reinventa i ritmi veloci e le melodie blues del Wassoulou, colloca questo patrimonio in una nuova era e afferma una prospettiva decisamente africana al concetto di cantautrice.

Oggi è una delle figure più carismatiche della scena della musica africana e una delle voci più intense nel panorama internazionale della world music. Nei suoi live emerge il coraggio di una guerriera e la sua vita è stata in effetti una grande avventura: tra Costa d’Avorio e Mali, tra Royal Deluxe e African Express, tra Damon Albarn, Herbie Hancock e Tony Allen. Grandi collaborazioni ed esperienze che le hanno dato ispirazione per una carriera da solista folgorante. Fatoumata concorre inoltre per i Grammy Awards 2019 per il Miglior Album World Music con Fenfo, il suo ultimo disco, e per il Miglior Album Dance grazie alla sua collaborazione con i Disclosure.

Photo Credit: © RomaEuropa Festival – Aida Muluneh Studio (per Diawara)

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