
“Kurdistan Memories”, viaggio tra i curdi d’Iraq
Domani alle ore 18 a Roma presso la Libreria Griot verrà presentato “Kurdistan Memories” (ed. Kehrer), libro fotografico di Eugenio Grosso, fotoreporter italiano che ha trascorso alcuni mesi nelle aree curde dell’Iraq, prima e dopo l’offensiva militare per liberare Mosul.
I curdi sono tornati al centro dell’attenzione pubblica dapprima per la loro resistenza allo Stato islamico in Iraq, poi in Siria e ora per l’offensiva nel nord-est siriano lanciata dalla Turchia, di cui sono il principale bersaglio. Durante i sei mesi in cui l’autore ha vissuto nel Kurdistan iracheno, ha viaggiato attraverso la regione e lavorato in contesti molto diversi. Il libro è una raccolta di servizi e immagini che compongono l’identità curda e spaziano dalla politica all’economia passando per la religione, l’occidentalizzazione e il patrimonio culturale. Il libro è accompagnato da un resoconto scritto delle esperienze personali e professionali di Grosso durante quel periodo.

Al di là della pura cronaca militare e del pericolo di guerra che incombe, i suoi scatti e il relativo diario ci portano nella vita quotidiana dei curdi, i mercati, gli alloggi per i rifugiati, i Peshmerga, le ville di lusso, e le montagne dove sono stabiliti.

Le fotografie di Grosso, realizzate nel 2016, ci forniscono elementi per conoscere un po’ meglio l’identità e la vita di questa grande minoranza etnica, coraggiosa, che ha rischiato la vita sfidando il terrore jihadista in Iraq e in Siria. Nel corso della storia i curdi non hanno mai avuto un proprio stato: divisi tra quattro nazioni (Turchia, Siria, Iran e Iraq), sono stati pochi e brevi i tentativi di stabilire uno stato curdo.

Nel 2003, con l’invasione americana dell’Iraq, la regione a nord del paese da loro abitata è stata dichiarata “no-fly zone”, dove hanno creato il Kurdistan iracheno, dipendente dallo stato centrale. Nel 2017 con un referendum i curdi hanno espresso la volontà di iniziare un processo autonomista, ma divisioni interne e conflitti rendono complesso il processo verso l’indipendenza, in una regione sempre molto instabile.

Eugenio Grosso, classe 1984, studi all’Accademia delle Belle Arti di Brera, è un fotoreporter siciliano attivo dal 2009, dopo qualche anno di attività come fotografo commerciale. Dal 2015 ha lavorato estensivamente nei Balcani e in nord Europa, realizzando servizi lungo le rotte dei migranti attraverso Grecia, Macedonia, Serbia, Ungheria e infine Francia. Tra il 2016 e il 2017 ha vissuto in Iraq durante la campagna per liberare la città di Mosul dall’occupazione di Isis. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Attualmente sta sviluppando un progetto a lungo termine nella regione del Caucaso. Collabora regolarmente con pubblicazioni italiane e il suo lavoro è stato pubblicato su testate internazionali come Guardian, Telegraph, Financial Times, Bbc e Washington Post.
Photo Credit: © Eugenio Grosso – ed. Kehrer Verlag