
“Wall Eyes”, sguardi d’arte Italia-Africa
Una mostra collettiva, in progress e itinerante che fa dialogare giovani artisti italiani e africani su punti comuni e temi condivisi, testimoniando della contaminazione positiva tra culture. E’ questa l’originalità e il messaggio che arriva da “Wall Eyes. Looking at Italy and Africa”, esposizione inaugurata presso l’Istituto italiano di Cultura di Pretoria, a cura di Ilaria Bernardi.

La mostra, che si inserisce nel programma di promozione integrata Italia, Culture, Africa promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si sposterà alla Keyes Art Mile di Johannesburg fino al 7 novembre e a Cape Town, presso la 6 Spin Street dal 21 novembre al 12 dicembre. Successivamente approderà a Roma, dove le opere saranno esposte dal 10 al 29 gennaio 2020 all’Auditorium Parco della Musica (Fondazione per la Musica).

Fulcro della mostra sono le creazioni artistiche di giovani talenti italiani – realizzate durante soggiorni in Africa e ispirate al continente – e quelle di colleghi africani, le cui opere dialogano su aspetti socio-culturali dell’Italia contemporanea, poi non così diversi dalle sfide quotidiane dei cittadini africani. Il titolo della mostra “Wall Eyes” rivela la modalità attraverso cui è stata concepita, che è la medesima con la quale si spera possa essere fruita: uno sguardo “strabico” poiché rivolto, allo stesso tempo, da una parte verso l’Italia e dall’altra verso l’Africa.
Gli artisti in mostra sono: Lhola Amira, Rä di Martino, Silvia Giambrone, Jared Ginsburg, Rodan Kane Hart, Bronwyn Katz, Andrea Mastrovito, Elena Mazzi, Luigi Presicce, Marta Roberti, Marinella Senatore, Eugenio Tibaldi, Gian Maria Tosatti (https://www.avanguardiemigranti.it/2019/01/21/gian-maria-tosatti-artista-romano-a-citta-del-capo/) Luca Trevisani, Jessica Webster, Neill Wright.

I lavori degli artisti africani sono presi in prestito da quattro rilevanti spazi espositivi: le gallerie Goodman, SMAC e Everard Read a Johannesburg, e la A4 Art Foundation a CapeTown. La variazione delle opere in mostra, circoscritta agli artisti africani, è tesa a evocare e confermare quanto sostenuto da Plinio Il Vecchio nel I secolo d.C., ovvero “dall’Africa viene sempre qualcosa di nuovo”.
La mostra è accompagnata da un catalogo illustrato, edito da Prinp (Torino), con un saggio della curatrice Ilaria Bernardi, i contributi di Paolo Cuculi, Ambasciatore d’Italia in Sud Africa e Fabio Troisi, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria, e schede di approfondimento delle opere esposte.
Photo Credit: ©ICC Pretoria – Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale