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“Ahymé”, festival africano al Museo d’Arte cinese

Tre giorni dedicati alla cultura africana e per celebrare l’interculturalità a Parma, capitale italiana della Cultura 2020. L’occasione è il Festival Ahymé, promosso dall’associazione Colori d’Africa Aps, ospitato al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico dei Missionari saveriani il 27-28 settembre e 14 ottobre.

“Ahymé significa andiamo insieme. Una parola che rappresenta bene lo spirito del Festival” ha detto Bessou GnalyWoh, presidente dell’Associazione Colori d’Africa. “Il museo d’Arte Cinese accoglie una cultura altra, ospitando questa iniziativa proseguiamo nella vocazione che di è questo luogo di accoglienza e offerta culturale di qualità” gli ha fatto eco Chiara Allegri, responsabile eventi del Museo d’Arte Cinese ed Etnografico.

Ahymé è un festival che mette in luce come l’integrazione culturale possa contribuire a migliorare la qualità artistica e culturale di una città e della sua popolazione. Un momento di incontro fra persone di culture diverse con lo scopo di condividere le proprie tradizioni all’insegna dell’inclusione sociale e della convivenza civile; svolgerà con il patrocinio dell’Assessorato all’Associazionismo e alla Cooperazione Internazionale del Comune di Parma.

Il festival si articola in tre giornate dedicate alla cultura e alla musica africana, con artisti che hanno segnato la storia della world music e altri che stanno raccogliendo importanti consensi: dal celebre volto di Ray Lema, simbolo portante della musica africana, alla nuova promessa afropop Gasandji, dal gruppo musicale Mokoomba che si sta affermando nel mondo con uno stile afro-fusion elettronico con incursioni reggae, funk e rap, al cantante ivoriano Boni Gnahoré padre e mentore della prima vincitrice ivoriano di un Grammy Awards. Presenti inoltre il cantante camerunese Daniel Kollé e il produttore e compositore world music Giovanni Amighetti che eseguiranno in anteprima un brano appositamente commissionato dal festival.

Nel corso delle giornate si terranno inoltre dalle ore 17.30 incontri ad accesso libero che tratteranno di specifici argomenti relativi lo scambio e l’integrazione interculturale con la presenza di cariche istituzionali e personalità della Cultura, mentre la sera si darà spazio ai concerti e alla musica dal vivo. L’esterno del museo ospiterà spettacoli di ballo e danza con la possibilità di assaggiare piatti tipici della cultura africana negli appositi spazi dedicati allo street food.

Nel corso delle giornate si terranno inoltre incontri ad accesso libero che tratteranno di specifici argomenti relativi lo scambio e l’integrazione interculturale tra Africa, Italia e Cina, con la presenza di cariche istituzionali mentre la sera si darà spazio ai concerti e alla musica dal vivo. Agli incontri interverranno relatori quali Gino Gandolfi, presidente della Fondazione Cariparma, Nadia Monacelli, direttrice del Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale CUCI dell’Università di Parma, Matilde Marchesini, presidente dell’Associazione Sistema Parma per la Cooperazione internazionale, il genetista Dadié Charles Dago, il professor Gabriele Costantino, responsabile del Progetto Food dell’Ateneo di Parma, Enzo Gentile giornalista RAI, Repubblica, Il Mattino saggista e docente presso l’Università Cattolica di Milano, Chiara Allegri responsabile marketing ed eventi per il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, Michele Guerra, Assessore alla Cultura ed alle Politiche Giovanili del Comune di Parma, Nicoletta Lia Rosa Paci, Assessore alla cooperazione internazionale del Comune di Parma, Cécile Kyenge, ex ministro per l’integrazione del Governo Italiano, Zhang Changxiao ovvero Sean White scrittore cinese del best seller Creuza de Mao con cui ha fatto conoscere in Cina i cantautori italiani, promotore di artisti italiani e internazionali in Cina, vincitore del Premio Falcone-Borsellino.

L’iniziativa, realizzata con il contributo di Fondazione Cariparma e del Comune di Parma, è inserita nel calendario degli eventi di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020.

Per informazioni e programma: www.museocineseparma.org

Photo Credit: Museo d’Arte cinese ed Etnografico – Gazzetta di Parma

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