
Michelle e Ruth, “Africa è creatività”
Se Milano ha la sua Afro Fashion Week, alla stregua di Parigi, Londra e New York, è grazie a loro: Michelle Francine Ngonmo e Ruth Akutu Maccarthy.
Insieme nel 2015 hanno fondato Afro Fashion, associazione nata promuovere iniziative dal forte impatto interculturale, puntando su designer di moda giovani in grado di veicolare con le loro creazioni il messaggio di un’Africa in rapido cambiamento.
Un cambio di narrativa affidato ai tessuti, ai colori, al design, attraverso talenti di cui l’Africa è ricca, anche se i continente fa fatica a liberarsi da una pesante eredità storica e nei media: quella di una terra di povertà, malattie e conflitti.
“Attraverso l’associazione, intendiamo valorizzare l’Africa presentandola non più come povera e bisognosa, ma bensì come il ‘continente madre’, fucina di idee da cui sempre più creativi traggono ispirazione soprattutto nell’ambito moda” dice ad AVANGUARDIE MIGRANTI la presidentessa di AFWM, Michelle Francine Ngonmo, sottolineando che “il progetto in sé è finalizzato ad offrire maggiori opportunità a stilisti, artisti e fotografi emergenti permettendo loro di diventare attori e non più semplici spettatori nell’industria del Fashion.”
Quattro anni fa Michelle e Ruth hanno avuto questa intuizione che si sta avverando vincente: AFWM è cresciuta di mese in mese, riuscendo a dare vita ad eventi sempre più rilevanti.
Oltre a tradizionali sfilate haute- couture e prêt-à-porter, ha dato vita ai primi Afro Pop Up Shop in Italia, oltre a mostre fotografiche, esposizioni, convegni, laboratori, contest digitali e universitari dedicati al settore Moda, ma non solo. Il prossimo traguardo è l’apertura del primo AFRO showroom a Milano.
“ ‘Bello, Chic, Colorato’, dovrebbe essere una fonte di risorsa economica come avviene già in altri continenti. Moda e cultura sono due settori che potrebbero davvero portare il continente africano alla ribalta se imparassimo a valorizzare diversamente le nostre risorse non solo in modo folcloristico ma anche remunerativo” insiste Michelle, che ha coniato l’acronimo ‘BCC’, un vero e proprio motto.
Con Ruth e il folto team costituito da una trentina di collaboratori di varie origini, sono settimane di intensi preparativi in vista dell’apertura le prossima settimana della IV edizione della Afro Fashion Week Milano 2019, uno degli appuntamenti clou dell’associazione.
Quest’anno quello dei “4 elementi della Natura” sarà il tema centrale della AFWM. Una posta in gioco cruciale in un contesto di crisi climatica e ambientale che dall’Amazzonia alle foreste africane vede il pianeta sempre più a rischio. La manifestazione è aperta non solo ai designer africani –quest’anno provenienti per lo più dal Camerun – bensì a tutti coloro che si ispirano al Continente Nero, per l’ideazione e realizzazione delle loro creazioni.
“Abbiamo scelto Milano, fulcro della moda in Italia, per accendere i riflettori sulla creatività, scaturita dalla diversità culturale. Condivisione, formazione, riflessione sottendono il concetto di queste nuove iniziative; evidenzia i segni dei nostri tempi e tutto ciò che emerge dall’attuale situazione geopolitica e dalla società sempre più multiculturale” ci riferisce Ruth, vice-presidentessa di Afro Fashion.
Nei vari eventi realizzati le radici africane si fondono con tutte le altre culture ed etnie del mondo per lanciare nuovi messaggi, dare vita a nuovi stili i cui confini artistici sono sempre più sottili.
Dalla teoria alla pratica: a Milano gli eventi targati Afro Fashion stanno contribuendo ad aprire un mondo di riflessioni e percorsi che “rendono visibile e sperimentabile il nuovo che si genera quando persone, culture, saperi, modi diversi di fare le cose si incontrano, si incrociano e interagiscono” proseguono le fondatrici dell’associazione.
In un mondo ormai sempre più multiculturale ed interconnesso è indispensabile creare piattaforme in cui persone di diverse appartenenze etniche possano coltivare insieme idee e progetti. Anche questo traguardo Michelle e Ruth lo hanno raggiunto: all’interno dell’associazione coesistono e collaborano persone di diverse provenienze geografiche. Si tratta di una trentina di ragazzi tra Africa, Europa, America e Asia, con background e culture differenti, che danno vita a iniziative e riflessioni comuni profondamente innovative.
Culture e background differenti che caratterizzano il percorso stesso delle due fondatrici.
Michelle ha origini Camerunesi, ma è arrivata in Italia in giovane età, avvicinandosi presto al mondo della comunicazione, dapprima con una Laurea triennale in Comunicazione Audiovisiva e Multimediale, successivamente con una Laurea specialistica in Lingue Straniere per accrescere il suo bagaglio culturale. Dopo varie esperienze all’estero tra le quali, anche presso il Ministero della Cultura Belga (Wallonie-Bruxelles), è diventata mediatrice culturale e traduttrice. E’ attualmente impegnata in diversi progetti culturali: direttrice di All-tv oltre che presidente dell’Associazione degli Studenti Africani a Ferrara. È stata relatrice in vari convegni in Italia e all’estero, così come visiting professor presso università italiane e internazionali.
Ruth, di origini Ghanesi, si è laureata all’Università Bicocca in Ostetricia, completando il percorso universitario con un Master presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Grazie alla sua passione per i tessuti di origine africana ha crea un suo brand – “African Fashion Wear” – con l’intento di promuovere gli stilisti africani in tutto il mondo. Il brand conta più di mezzo milione di followers, diventando in breve un prezioso canale per il lancio di nuovi designer.
Negli ultimi mesi Afro Fashion ha organizzato a Milano la prima fiera africana ‘FierAfric’, ma anche un Afro Walk, un Afro Pop Up Shop oltre ad aver partecipato a convegni e altri eventi in ambito istituzionale e privato. Ha anche capitanato l’Afro Fashion Digital Contest e seguito il progetto “Camon!” di talent scouting emerging designers in Africa.
Per programmi delle attività e maggiori informazioni:
www.afrofashion.org
www.afrofashionmilano.com
Photo Credit: © AVANGUARDIE MIGRANTI, AFWM