
A Venezia omaggio a chi salva vite nel Mediterraneo
I temi delle migrazioni e dei soccorsi nel Mediterraneo, la ricchezza della diversità culturale sono stati protagonisti della serata di premiazione di Venezia 76, con discorsi dai toni politici e inviti ad “essere più umani”. La Mostra del Cinema di Venezia si è aperta lo scorso 28 agosto (https://www.avanguardiemigranti.it/2019/08/25/donne-diritti-negati-e-conflitti-a-venezia/).
Con in mano la Coppa Volpi per il miglior attore per “Martin Eden”, adattamento di Jack London firmato dal regista Pietro Marcello, Luca Marinelli ha dedicato il premio “a tutte le persone splendide che sono in mare a salvare persone che fuggono da situazioni terribili e per evitare che facciamo figure pessime con noi stessi e con il mondo. Viva l’umanità e viva l’amore”.
Sulla stessa linea l’intervento di Arianne Ascaride, miglior interprete femminile in “Gloria Mundi” di Robert Guédigian: “Io sono nipote di migranti italiani che per fuggire la miseria sono arrivati a Marsiglia – ha detto l’attrice – e questo premio mi dà la possibilità di ritrovare le mie radici. Io ho una ricchezza incredibile: sono figlia di stranieri ma sono francese. E’ importante avere più culture. Questo premio lo dedico a chi dorme per l’eternità nel fondo del Mediterraneo”.
Premio Osella per la miglior sceneggiatura al film d’animazione “No.7 Cherry Lane”, firmata da Yonfan, che nel suo discorso ha fatto riferimento alla crisi politica in corso a Hong Kong. “Nel nome della libertà e della democrazia Hong Kong è stata messa sotto sopra e ora non abbiamo neppure la libertà di camminare in strada. Spero che ci si possa liberi di nuovo” ha detto il regista cinese.
Il Leone del Futuro, premio De Laurentiis dedicato all’opera prima, assegnato dal presidente della giuria Emir Kusturica, è andato a “You will die at 20” del regista sudanese Amjad Abu Alala, presentato alle Giornate degli Autori. “Il mio Paese è senza cinema e quindi nonostante siano 20 anni che vedo in tv la Mostra del cinema di Venezia, non avrei mai potuto immaginare essere qui” ha detto il giovane regista commosso.
Tra le 26 esperienze di realtà virtuale, la giuria presieduta da Laurie Anderson ha premiato “Daughters of Chibok” di Joel Kachi Benson, “A Linha” di Ricardo Laganaro e “The Key” di Céline Tricart.
Nella sezione Orizzonti, il miglior cortometraggio è “Darling” di Saim Sadiq, la miglior interpretazione maschile è quella di Sami Bouajila per il film “Bik Eneich – Un fils” di Mehdi M. Barsaoui. Miglior regia a Théo Court per “Blanco en Blanco” e premio speciale a “Verdict” di Raymond Ribay Gutierrez.
Photo Credit: © Biennale