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Culture oltre i confini al Festivaletteratura di Mantova

Confini, culture, donne, storia, ma anche poesia, teatro e musica. Non solo generi letterari, ma tematiche che animano il dibattito politico attuale. L’edizione 2019 del Festivaletteratura di Mantova, di scena dal 4 all’8 agosto, accoglie un numero importante di ospiti provenienti da tutto il mondo, con 75 autori stranieri su 380 partecipanti.

L’Africa e la sua storia, tra colonialismo e guerre intestine saranno le protagoniste dell’appuntamento con il narratore e saggista camerunense Patrice Nganang, intervistato dallo storico Marcello Flores. La scrittrice danese Janne Teller presenterà un suo “racconto del mondo” che sia comprensibile anche ai bambini, spiegando come sarebbe il mondo oggi se la storia si capovolgesse e se fossero le famiglie europee a essere in fuga dalla propria terra verso il Maghreb, e non il contrario.

Su migrazione e confini, si concentrerà anche l’incontro “trafficanti di esseri umani” con i giornalisti Francesca Mannocchi e Lorenzo Tondo intervistati da Christian Elia. Una narrazione della complessità che si cela dietro al contrabbando di uomini sulla rotta libico-sahariana, fatta attraverso la storia di chi ci è passato.

Restando in Europa, saranno invece lo storico e giornalista, Donald Sassoon e l’autore libanese Amin Maalouf a dialogare sulle origini della crisi del continente europeo, che fanno risalire alla rivoluzione islamica iraniana del 1979. Da quel momento, religioni, culture e letteratura hanno subito stravolgimenti senza precedenti. Un’analisi del passato, per arrivare a capire il “baratro sul quale ci stiamo affacciando”.

Per questa 23ma edizione quindi tanti i temi in programma, con un occhio sempre rivolto al sociale e l’obiettivo di raccontare il mondo attraverso la letteratura: dai confini, alla storia recente, all’ambiente, all’attivismo, proponendosi come un “luogo di confronto aperto, senza barriere o timori reverenziali”.

La letteratura può cambiare il mondo? Che ruolo avranno le donne nella società di oggi? Proveranno a rispondere a queste domande grandi protagoniste femminili del panorama intellettuale contemporaneo. In ‘Le parole che abbiamo’, mercoledì 4 settembre a Piazza Castello, proveranno a rispondere a queste domande l’attivista turca Elif Shafak, autrice di “La bastarda di Istanbul” e “Le quaranta porte” e Michela Murgia, giornalista e autrice di “Istruzioni per diventare fascista”. Al Festivaletteratura attesa anche Nadal al-Sa’dawi, la scrittrice e psichiatra egiziana che si batte per i diritti delle donne. Grazie al suo romanzo, “Memorie di una donna medico”, ripercorrerà le vicende che l’hanno vista protagonista nella battaglia femminista degli anni 70 a oggi: dal carcere a vittima di soprusi fisici e psicologici.

Photo Credit: © Festivaletteratura 2019

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