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Liberation Project, la musica unisce Sudafrica, Italia, Cuba e India

Sarà un mese di luglio all’insegna dell’amicizia e della solidarietà, ovviamente nel segno della musica, quello promosso da The Liberation Project, collettivo di musicisti di fama internazionale in un tour italiano con ben 12 date in agenda.

Concerti itineranti per celebrare il 25 ° anniversario della democrazia in Sudafrica, il Mandela Day il 18 luglio e i 150 anni di Mahatma Gandhi che saranno anche un’occasione per rafforzare ulteriormente le relazioni culturali tra Sudafrica e Italia e quelle tra Sudafrica e Cuba. I concerti si terranno dal 9 al 23 luglio 2019 nelle seguenti città italiane: Ferrara, Rimini, Napoli, Castelvolturno (CE), Genova, Collegno (TO), Reggio Emilia, Milano, Gubbio, Roma, Fallo (CH).

The Liberation Project è un collettivo di musicisti internazionali di grande spessore artistico composto da Dan Chiorboli, Tebogo Sedumedi, Peter Djamba, Kabelo Seleke e Lindi Ngonelo. A loro si aggiungono in questo tour gli Italiani Cisco Bellotti (ex Modena City Ramblers), Roberto Formignani (The Bluesman). Infine ci saranno due importanti musicisti di caratura Internazionale uno da UK/Cuba e l’altro dalla Guinea: Phil Manzanera (Roxy Music / Pink Floyd) e N’Faly Kouyate (Afro-Celt Sound System / Peter Gabriel). Questi ultimi due sono fin dagli inizi insieme a Dan Chiorboli i promotori del progetto The Liberation Project. Ospite in qualche concerto anche Ruweida Soni. Gli artisti canteranno le canzoni inneggianti alla libertà, sia africane che cubane e canzoni dei partigiani italiani, nell’intento di esprimere solidarietà e amicizia.

Il Tour è sostenuto dal patrocinio dell’Ambasciata del Sudafrica a Roma e ha il supporto delle Ambasciate di Cuba e India a Roma, proprio in considerazione degli storici legami che uniscono questi Paesi al The Liberation Project e alle proprie lotte per la liberazione.

Ecco gli appuntamenti: 9 luglio ore 21.30 a Ferrara, Factory Grisù, 10 luglio ore 18 a Rimini nel contesto del Jova Beach Party sulla Spiaggia Rimini Terme, 12 luglio ore 18 a Napolina all’anteprima del Festival Ethnos nel Cortile del Maschio Angioino, 13 luglio ore 18 nel contesto del Jova Beach Party sulla Spiaggia Lido Fiore Fava Beach, 14 luglio ore 21 a Genova Stradanuova Teatro Auditorium, 15 luglio ore 21.30 a Collegno (To) Parco della Certosa nel contesto del Flowers Festival, Cortile della Lavanderia a Vapore,  18 luglio ore 21 a Reggio Emilia al Mundus Festival in Piazza Prampolini per il ‘Mandela Day’, 19 luglio a Milano, 20 luglio ore 21 a Bologna al Botanique Festival, il 21 luglio ore  al Teatro Romano di Gubbio, 22 luglio ore 21 a Roma, Villa Ada, nel contesto di ‘Roma incontra il Mondo’, 23 luglio ore 21 a Fallo (Ch) Viale della Rimembranza.

Il progetto The Liberation Project nasce su iniziativa di Dan Chiorboli, musicista e produttore nato a Ferrara e cresciuto in Sudafrica durante l’era dell’apartheid. La sua passione per la musica e la sua vicinanza alle esperienze di liberazione in questi paesi, hanno fatto maturare in lui il desiderio di produrre un album che raccontasse come la musica abbia ispirato e celebrato i cambiamenti sociali portati dalle lotte di liberazione. L’idea ha suscitato l’interesse del compositore sudafricano pluripremiato Neill Solomon, del chitarrista dei Roxy Music e coproduttore dei Pink Floyd Phil Manzanera e di Juan De Marcos, icona musicale del leggendario Buena Vista Social Club e Afro-Cuban All Star. Manzanera e De Marcos sono cresciuti a Cuba e hanno trascorso la loro infanzia durante il culmine della rivoluzione cubana di Fidel Castro. In Italia, l’Emilia-Romagna – punto nevralgico della resistenza partigiana nella Seconda Guerra Mondiale – ha goduto di una relazione lunga e significativa con il movimento della resistenza in Sudafrica. È così che, il 3 ottobre 2018 a Johannesburg, viene prodotto “Songs That Made Us Free” – “Le canzoni che ci hanno resi liberi” un triplo CD di 37 brani suonati da 142 musicisti provenienti da 18 paesi.

Ogni anno a luglio il Sudafrica celebra il mese di Nelson Mandela e nel 2019 anche un anniversario storicamente significativo: 25 anni da quando i sudafricani hanno ottenuto la loro libertà e il Paese è passato alla democrazia. Il Sudafrica non ha percorso da solo questa strada difficile: è stato anche grazie al sostegno degli attivisti italiani, del governo italiano, della Chiesa cattolica e della comunità imprenditoriale che i sudafricani sono riusciti nella loro lotta per la libertà. Oltre all’Italia, sono Cuba e India gli altri due paesi che hanno aiutato il Sudafrica ad ottenere libertà e democrazia.

Le forti e storiche relazioni tra Sudafrica e Cuba furono forgiate nella lotta comune contro l’apartheid e il colonialismo nel continente africano. La decisiva vittoria delle forze del Movimento Cubano del Popolo per la Liberazione dell’Angola (MPLA), che hanno combattuto fianco a fianco con le forze di liberazione contro la Forza di difesa sudafricane del regime, nella battaglia di Cuito Canavale nel sud dell’Angola nel 1988, ha aperto la strada all’indipendenza della Namibia nel 1990. L’impegno militare di Cuba in Angola e la vittoria a Cuito Cuanavale hanno tenuto sotto controllo l’ex stato dell’apartheid, sventando le sue strategie geopolitiche e contribuendo alla sua eventuale sconfitta. A seguito della transizione democratica, il Sudafrica e Cuba hanno stabilito relazioni diplomatiche formali nel 1994. I legami culturali e storici, così come le lotte condivise e le aspirazioni comuni, hanno creato le basi per un forte legame di solidarietà tra i due Paesi ed il continente africano.

L’India e il Sudafrica hanno un rapporto fondamentale e unico, rinsaldato da ideali comuni, valori, interessi e persino icone globali – come Mahatma Gandhi e Nelson Mandela. Hanno condiviso le loro lotte per la libertà e la responsabilità di migliorare la vita degli altri. Inoltre, il Sudafrica è stato il crogiolo che ha forgiato l’identità di Gandhi come attivista politico ed è stato un importante precursore del suo ritorno in India, dove ha svolto un ruolo determinante nel garantire l’indipendenza dal dominio britannico nell’agosto del 1947. Quest’anno ricorre il 150° anniversario della nascita di Gandhi. Il tempo trascorso da Mahatma Ghandi in Sudafrica e il suo contributo alla lotta per sradicare il razzismo e il colonialismo nel Paese fanno parte dei nostri migliori ricordi. La canzone preferita di Mahatma Ghandi farà parte del repertorio dei concerti del Tour dell’Amicizia e Solidarietà. Dopo l’istituzione delle relazioni diplomatiche tra Sudafrica e India al termine dell’apartheid nel 1994, i legami culturali e storici, così come le lotte e i valori condivisi, hanno alimentato il forte legame di solidarietà tra i due Paesi e il continente africano.

Per maggiori informazioni: www.theliberationproject.co.za

Photo Credit: © The Liberation Project Tour, Ambasciata del Sudafrica a Roma

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