Dal Medio Oriente all’Africa l’estate letteraria di Griot
Una tre giorni di presentazioni alla libreria Griot di Roma, per un’estate tutta da leggere.
Si comincia il 27 giugno alle 18.30 con “Generazione senza padri. Crescere in guerra in Medio Oriente” di Gaja Pellegrini-Bettoli (2019, Castelvecchi). Un libro nato dall’esperienza di vita quotidiana dell’autrice in Medio Oriente, che ne racconta gli scenari dietro le quinte per ricordare come una narrativa troppo semplificata possa distorcere e ostacolare la comprensione della storia e dei popoli. Dal primo reportage sulle tracce del rapimento della cooperante italiana, Rossella Urru, in Algeria nel 2012, alla vita a Gaza, nel Territorio Palestinese Occupato, e in Israele, fino allo scoppio della guerra nell’estate del 2014, la narrazione prosegue poi in Libano, con interviste politiche ai vertici di Hezbollah, ministri in Iraq e sul fronte, a Mosul, durante l’offensiva contro lo Stato Islamico, con i jihadisti e le loro vittime. Un testo ricco di aneddoti che mette in risalto le contraddizioni della vita in Medio Oriente e le sfumature della complicata quotidianità della vita in questi Paesi, a volte con risvolti paradossali e comici.
Gaja Pellegrini-Bettoli è giornalista, laureata in Scienze Politiche e con un Master in Storia Economica conseguito alla London School of Economics. Dal 2013 vive in Medio Oriente. In italiano pubblica per «Limes» e per il «Corriere della Sera» e in inglese in numerose testate e siti di think-tank. Si è occupata di reportage sul fronte in Iraq e di interviste politiche in Libano, Israele, Iraq, Algeria e nel Territorio Palestinese Occupato.

Venerdì 28 alle ore 19 appuntamento con Ayesha Harruna Attah, autrice ghanese di “I cento pozzi di Salaga”, pubblicato da Marcos y Marcos, un romanzo storico ambientato in Ghana nel 1800. Wurche e Aminah sono due donne molto diverse per provenienza sociale e temperamento ma le loro vite si intrecciano quando una delle due comprerà l’altra a Salaga, grande mercato di schiavi. “I cento pozzi di Salaga” è un libro di viaggio, di formazione e di amore che riflette sul ruolo delle donne nella storia del Ghana e sugli sconvolgimenti che lo schiavismo e gli europei hanno causato in Africa. Attah è ospite del Festival Letterature presso la Basilica di Massenzio il 25 giugno. Attah, che oggi vive in Senegal, ha studiato in Ghana e negli Stati Uniti, alla Columbia University e alla New York University. Vincitrice del premio Africa Centre Artists in Residency per il 2015 e Sacatar Fellow, le è stata assegnata la borsa di studio 2016 Miles Morland Foundation per la non-fiction. Ha scritto altri due romanzi: “Harmattan Rain” nominato per il Commonwealth Writers’ Prize 2010 e “Saturday’s Shadows”, finalista del Kwani Manuscript Project nel 2013.
Domenica 30 alle ore 18.30 Griot presenterà le ultime uscite letterarie africane per consigliare cosa leggere questa estate. Dai romanzi più tradizionali ai racconti horror, gli scrittori africani e le scrittrici africane stanno spopolando in tutto il mondo, sempre più tradotti e pubblicati da case editrici italiane.
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