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Biennale, la prima volta di Madagascar e Ghana

May You Live In Interesting Times”: è il titolo della 58ma esposizione internazionale d’Arte di Venezia, inaugurata ieri e in corso fino al 24 novembre. Una scelta che richiama un’espressione della lingua inglese a lungo erroneamente attribuita a un’antica maledizione cinese, che evoca periodi di incertezza, crisi e disordini; “tempi interessanti” appunto, come quelli che stiamo vivendo.

La Biennale è curata da Ralph Rugoff, attuale direttore della Hayward Gallery di Londra. Ha iniziato la sua carriera come critico e saggista, scrivendo tra il 1985 e il 2002  numerosi articoli e diversi scritti per riviste d’arte oltre ad una raccolta di saggi, “Circus Americanus” (1995), nella quale esplora fenomeni culturali dell’occidente americano. Nello stesso periodo ha cominciato a lavorare come curatore indipendente.

La Mostra si articola tra il Padiglione Centrale ai Giardini e l’Arsenale, includendo 79 partecipanti da tutto il mondo.

L’Africa, l’Asia, l’America latina e il Medio Oriente sono rappresentati con più di 35 padiglioni.

Sono 4 i paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Ghana, Madagascar, Malesia e Pakistan. La Repubblica Dominicana partecipa con un proprio padiglione, dopo aver già preso parte in passato con l’Istituto Italo Latino Americano (IILA).

Photo Credit: © Biennale Venezia 2019

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