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Manifesto attrici contro razzismo

Sedici attrici nere e meticce francesi denunciano il razzismo latente del cinema francese. Lo fanno firmando un libro dal titolo “Nera non è il mio mestiere”, pubblicato dalla casa editrice Le Seuil, nel quale raccontano cliché, stereotipi, pregiudizi, battute di cattivo gusto sfociate in razzismo, subite nel corso della loro carriera.
“L’immaginario delle produzioni cinematografiche francesi è ancora segnato da cliché ereditati da un’altra epoca. Le cose si muovono ma così lentamente, anzi siamo davanti una propria sclerosi” ha dichiarato Aïssa Maïga, classe 1975, ideatrice del libro.

“Lo scossone che aspetto per arrivare a una rappresentazione più giusta non si sta verificando, così ho avvertito la necessità di esprimermi” ha sottolineato la Maïga, volto noto anche in Italia con il film “Bianco e nero” di Cristina Comencini, accanto a Fabio Volo e Ambra Angiolini. Secondo l’attrice francese di origine senegalese “la nostra presenza nei film francesi è troppo spesso legata alla necessità inevitabile o aneddotica di avere un personaggio nero, eppure siamo davvero poche in un paese così meticcio come la Francia”.

Tra i ruoli più diffusi proposte alle attrici nere e meticce quelli di infermiera, badante, operaia, prostituta o mendicante. Un’esperienza discriminante che accomuna le 16 attrici che hanno firmato il libro, sulla spinta della Maïga, tra cui l’ex miss Francia Sonia Rolland, l’attrice di teatro Eye Haïd, nominata ai ‘Césars’ per il suo ruolo nel “Sens de la fête”, Asa Sylla, Firmine Richard e Nadège Beausson-Diagne.

“Parla africano?”, “per fortuna ha lineamenti delicati”, “troppo nera per fare la parte della meticcia”, “non abbastanza africana per fare la parte dell’africana” sono alcune delle testimonianze portate nel libro collettivo che non contiene nomi e cognomi ma fa riferimento ai casting e alle battute rivolte a queste attrici.

Una mobilitazione che probabilmente non si sarebbe verificata senza il movimento #metoo delle donne vittime di abusi nel mondo del cinema. “Sono stata ispirata dal momento che stiamo vivendo. Alcune cose stanno cambiando pertanto possiamo tirar fuori gli scheletri dall’armadio” ha insistito la Maïga che con le sue colleghe hanno sfilato sul red carpet in occasione della 71ma edizione del Festival di Cannes – dall’8 al 17 maggio scorso – “per dare visibilità alla nostra denuncia, interpellare il pubblico francese e i media stranieri perché la Francia è un paese molto seguito”. Il tema della rappresentazione dei neri e degli afro-discendenti è stato presente a Cannes con una ‘master class’ tenuta da Ryan Coogler, regista di “Black Panther”, primo film del supereroe black della Marvel (http://avanguardiemigranti.it/2018/03/04/black-panther-entra-nella-storia-del-cinema/) che al box office ha fatto più incassi del “Titanic”.

Video © France 2, pagina Facebook

Photo credit: © Biba

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