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Ubuntu, la solidarietà in 150 manifesti

Milano ricorda l’anniversario dei 100 anni dalla nascita di Nelson Mandela con la mostra “Ubuntu – I am because we are: 150 manifesti per la solidarietà”. Promossa da MUBA – Museo dei Bambini Milano in collaborazione con il Comune di Milano, l’esposizione è stata ideata dal grafico Armando Milani attorno ad uno dei temi più cari al leader sudafricano, da sempre simbolo della difesa dei diritti civili e della solidarietà. “Quando ho udito la parola Ubuntu ne sono rimasto subito affascinato per il suo suono esotico e per il suo significato. È una parola sudafricana del popolo Buntu – spiega Milani, – usata spesso da Nelson Mandela nei suoi discorsi sulla fratellanza e la pace. Significa umanità verso gli altri, dialogo, condivisione, rispetto e tolleranza. «Io sono perché noi siamo».

Milani ha cominciato con lo sviluppare alcuni poster legati al concetto di Ubuntu e, in seguito, ha invitare designer professionisti, studenti e bambini da tutto il mondo a realizzare a loro volta dei manifesti. Ne è nata una raccolta, esposta per la prima volta a Milano sotto i Portici della Rotonda di via Besana dal 15 al 28 ottobre 2018. 150 manifesti realizzati da Milani stesso e da 50 designer professionisti, 50 studenti di scuole internazionali e 50 bambini da tutto il mondo.

L’esposizione vede il prezioso contributo di Yoko Ono, artista di fama internazionale e compagna di John Lennon, che ha concesso la possibilità di utilizzare le parole di ‘Imagine’ e il volto dell’ex Beatles per una delle opere in mostra.

“Nelson Mandela sosteneva che l’educazione è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo” – afferma Elena Dondina Presidente di Fondazione MUBA – “Noi come Museo dei Bambini di Milano cerchiamo quotidianamente di seguire tale insegnamento, cercando di promuovere progetti culturali che contribuiscano ad educare e preparare al meglio le future generazioni.”

“Promuovere simili manifestazioni, che vedono come in questo caso un importante contribuito dai più piccoli – prosegue Elena Dondina – significa continuare a tenere sempre alta la soglia di attenzione su temi fondamentali che ci riguardano tutti, nessuno escluso.” Non è un caso che l’iniziativa nasca in un periodo di forti incertezze globali – sottolineano gli organizzatori della mostra – che hanno portato e, che continuano tuttora, a una forte ondata migratoria di milioni di persone in fuga da guerre e disastri naturali. Situazioni che hanno purtroppo permesso il proliferare di continui tentativi di minare la dignità umana di chi fugge, in cerca di una speranza e una promessa di vita migliore”.

Photo credit ©: MUBA Milano

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