
Il Collettivo N, per un cinema inclusivo
Una “rappresentazione più equa e rispettosa” delle diversità culturali e identitarie nel cinema italiano: con questo obiettivo è nato il Collettivo N, costituito da decine di professionisti dell’audiovisivo, quasi tutti di origine africana, attivi in Italia da diversi anni.
“In questo momento storico è necessario rimettere in discussione la rappresentazione mainstream – quella che contribuisce alla formazione dell’immaginario collettivo – dell’altro, dello straniero, del diverso che sia povero, nero, immigrato, musulmano, donna o gay” dice ad AVANGUARDIE MIGRANTI Amin Nour, regista e attore di origine somala, membro del Collettivo N. “Audiovisivo, musica, scrittura e l’arte in ogni sua forma dovrebbero dare voce e spazio al cambiamento in atto nel Paese, rappresentando con più umanità e in modo corretto la diversità della nostra società. L’Ubuntu, il concetto africano di umanità, è di grande ispirazione: Io sono perché noi siamo. Umani complessi, ma uguali”, prosegue Nour.
Il neo Collettivo N sbarca alla 75ma edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove parteciperà alla tavola rotonda intitolata “Next Generation”, convocata in occasione della Giornata degli Autori, il 5 settembre alle 15.30, presso la Villa degli Autori.
All’incontro, presentato da Laura Delli Colli, presidente della Società nazionale dei Giornalisti cinematografici italiani (SNGCI), moderato da Enrico Magrelli, giornalista e critico cinematografico, interverranno Giorgio Gosetti, delegato generale Giornata degli Autori, la scrittrice Igiaba Scego, il giornalista e regista Enrico Caria, i ricercatori Leonardo De Franceschi e Farah Polato, la produttrice Marina Zangirolami, i registi Berardo Carboni, Stefano Chiavarini e Chiara Cremaschi, gli attori Liyu Jin, Babak Karimi, Hossein Taheri e Eugenia Tempesta.
Il Collettivo N sarà rappresentato da una decina dei suoi membri: le attrici Nadia Kibout, Tezeta Abraham, Balkissa Maiga, Maria De Sousa, Liliana Mele, Ester Elisha e Ira Fronten; l’attore Livio Beshir, l’attore e regista Amin Nour, il regista Evaristus Ogbechie, la truccatrice Renata Di Leone, la sceneggiatrice Sara Laura Raimondi, la scrittrice Djarah Khan e la regista Diana Pesci.
“L’Italia è meticcia, non solo nera o solo bianca. Sarà uno dei temi al centro della tavola rotonda, senza però nascondere un passato fatto di barriere, culminate, a volte, anche in aperti atteggiamenti discriminatori. Serve un cinema più inclusivo, che racconti storie e le possa presentare senza filtri ad un pubblico di giorno in giorno più complesso e diversificato” sottolineano gli esponenti del Collettivo N.
Cruciale, secondo loro, proporre una nuova narrazione, in linea con i cambiamenti sociali e culturali dell’Italia, attraverso un cinema che rappresenti “il corpo nero in modo più equo e rispettoso” oltre a “valorizzare le professionalità afro-italiane” ancora molto emarginate.
Photo credit: © Collettivo N