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Cent’anni di Mandela, l’omaggio del Raff

Torna il RomAfrica Film Festival (Raff). In apertura della quarta edizione, il 18 luglio, un omaggio a Nelson Mandela, proprio nel giorno in cui l’eroe della lotta all’apartheid avrebbe compiuto 100 anni. L’edizione 2018 del Raff è dedicata alla “pura energia” del continente giovane e della sua diaspora in Italia, con un apposito concorso per i registi delle Seconde Generazioni.

“La scelta di dedicare l’apertura del festival a Mandela è stata un naturale riconoscimento a una figura che ha dato tanto al suo paese e al mondo intero. Senza Mandela oggi il mondo sarebbe stato peggiore” dicono i promotori del festival romano.

Al WeGil, a Trastevere, viene presentata una mostra fotografica sull’eroe della lotta all’apartheid, scatti della vita privata e pubblica messi a disposizione dell’Ambasciata del Sudafrica a Roma. Proiettato il film “Atto di difesa” (2017) di Jean van de Velde, che racconta i fatti legati al processo di Rivonia, durante il quale vene pronunciato il celebre discorso di Mandela, “I’m ready to die” (“Sono pronto a morire”).

“Questa è un’opportunità eccezionale per ricordare Madiba (nome affettuoso di Mandela), per riflettere sui valori da lui propugnato come essere umano. Una personalità assurta a simbolo della nostra epoca” ha dichiarato il vice- ambasciatore del Sudafrica in Italia, Sheldon Moulton. Ogni anno dal 2009, il 18 luglio, il mondo intero celebra il ‘Mandela Day‘, istituito dall’Onu. L’evento di apertura del Raff è stato ufficialmente riconosciuto dal governo sudafricano e dalla Nelson Mandela Foundation. “Una giornata dedicata al volontariato, a servizio della comunità per dare prova di solidarietà e contribuire alla realizzazione del bene sostenibile – ha proseguito Moulton –. Ci ricorda anche il potere collettivo di creare un movimento globale che abbia un impatto positivo sul mondo. Ognuno di noi ha questo potere di cambiare il mondo e renderlo un posto migliore”. Proprio 100 anni fa, il 18 luglio 1918, nasceva Mandela.

“Non un eroe sudafricano, ma un eroe globale che vogliamo ricordare in modo particolare proprio oggi” ha esordito Gianfranco Belgrano, direttore editoriale della manifestazione co-organizzata da Internationalia, editore di InfoAfrica ed Africa e Affari. “In un momento così delicato come questo, in Italia è importante parlare di cultura e di Africa. L’Africa deve essere conosciuta e la cultura deve servire a comunicare meglio, a far scoprire le realtà di origine, ma è anche uno spazio di incontro e di conoscenza reciproca” ha sottolineato Cléophas Adrien Dioma, presidente del RomAfrica Film Festival.

“Quest’anno abbiamo sentito ancora di più l’urgenza di questa iniziativa. In un momento complicato per l’Italia, per l’Europa abbiamo voluto prendere posizione e proporre la nostra visione del mondo” gli ha fatto eco Domenico Petrolo, direttore generale del Raff. “Ci si immagina l’Africa e gli africani in un certo modo. Film, corti e documentari selezionati sono un’opportunità per aiutare la gente a conoscere questo mondo – ha concluso Petrolo – Questo festival è un contributo ad una battaglia, alla necessità di restare umani”.

Nella serata inaugurale presentato anche il corto “Penalty”, di Aldo Iuliano, che ha avuto un successo mondiale e vinto premi prestigiosi. “Abbiamo una grande responsabilità nel raccontare storie. In questo caso la condizione esistenziale di alcuni ragazzi e l’immigrazione raccontata attraverso la metafora del calcio. Un pugno allo stomaco, un’esperienza umana e professionale fortissima” ha sottolineato il giovane regista calabrese.

Domani e fino al 22 luglio il festival si trasferisce alla Casa del Cinema a Villa Borghese, con proiezioni pomeridiane, dalle ore 15, e serali all’aperto, alle ore 21, nello spazio antistante la Casa del Cinema. Saranno presentati film di recente produzione in anteprima o inediti in Italia, grazie anche al contributo di partnership con il Festival Panafricain du Cinéma et de la Télévision de Ouagadougou (Fespaco) e con il Luxor African Film Festival.

Ad aprire la rassegna “Il Console italiano“, coproduzione italo-sudafricana, con la partecipazione del regista Antonio Falduto e dell’attrice protagonista Giuliano De Sio. La faranno da protagoniste le donne africane, in prima linea in contesti difficili, come nei film tunisini “Era meglio domani”di Hinde Boujemas e “La Bella e le bestie” di Kaouther Ben Hania. L’energia di chi vive e si impegna per cambiare il presente con la sola forza dell’arte, narrata dal documentario “Burkinabé Rising” di Iara Lee. Ma anche l’energia dei giovani registi africani della diaspora e delle seconde generazioni in Italia con una vetrina dedicata ai loro lavori.

Per gli autori dei corti realizzati da italiani di seconda generazione e giudicati migliori ci sarà un riconoscimento speciale messo a disposizione dalla Rai. La Radio Televisione Italiana darà infatti l’opportunità di trascorrere alcune giornate a diretto contatto con tutta la realtà produttiva e creativa dell’azienda, nell’ambito dell’iniziativa Rai Porte Aperte, e grazie alla disponibilità della struttura Direzione Creativa / Promozione e Immagine, i vincitori potranno partecipare al ‘Making of’ di uno spot tv.

Il RomAfrica Film Festival è una manifestazione cinematografica interamente gratuita, patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (Maeci), dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma, promossa de Eni e da altri partner, tra cui Brussels Airlines; Rai e Agi sono media partner dell’evento.

Per il programma completo consultare: http://www.romafricafilmfest.com/?page_id=491

Photo credit: © N. Mandela in copertina da Flickr, nel testo ©RAFF

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