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Una tempesta dal paradiso, Arte contemporanea dal Medio Oriente

Nord Africa e Medio Oriente lontani dagli stereotipi: è il principio ispiratore della mostra Una Tempesta dal Paradiso: Arte Contemporanea del Medio Oriente e Nord Africa, a cura di Sara Raza, in esposizione alla Galleria d’Arte Moderna fino al 17 giugno 2018. Disegni, fotografie, installazioni e video – per un totale di 16 lavori – raccontano i punti di vista e le riflessioni di artisti contemporanei provenienti dalle due grandi aree geografiche. L’esposizione, promossa da UBS, è organizzata dalla GAM in collaborazione con Solomon R. Guggenheim

Foundation New York. 

I lavori presentati dai tredici artisti esplorano i temi interconnessi della migrazione, della dislocazione, dell’architettura, della geometria e della storia grazie a un’ampia gamma di mezzi espressivi tra i quali lavori su carta, installazioni, fotografia, scultura e video. Una Tempesta dal Paradiso è stata presentata in anteprima al Guggenheim Museum nell’aprile del 2016.

Tra le opere che implicitamente mettono in discussione le consuete rappresentazioni del Medio Oriente e del Nord Africa, viene esposta anche Immagini Latenti, Diario di un Fotografo, 177 Giorni di Performance di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, un’installazione di 354 libri esposti su 177 mensole di metallo, contenenti le descrizioni di ipotetiche foto scattate durante la guerra civile libanese da un fotografo immaginario, Abdallah Farah, a dimostrazione del sottile confine tra mito e realtà.

Tra i lavori che affrontano la tematica urgente della migrazione dei popoli e delle idee troviamo Crea la Tua Storia con il Materiale Fornito, che consiste in una composizione di trenta magliette bianche, taglia ragazzo, che l’artista ha chiuso ricucendole con del filo nero. L’opera vuole essere una riflessione sul dramma dei bambini che emigrano in Turchia, per i quali il passaggio sicuro nel paese e la successiva libertà di movimento rimangono una questione aperta.

Storie immaginarie e storia vera si intersecano in un video di Lida Abdul intitolato In Transito. In questo lavoro, un gruppo di bambini nelle vicinanze di Kabul gioca all’interno della carcassa un aereo da guerra sovietico abbattuto, tentando senza successo ma con infinito ottimismo di ripararlo con del cotone e delle corde. Il gruppo di ragazzi diventa un’allegoria dell’impossibilità percepita di ricostruire l’Afghanistan, ma anche dell’idea di Abdul per cui ”qualunque cosa è possibile quando tutto è perduto”. 

 

SEDE: Galleria d’Arte Moderna di Milano (GAM)

INDIRIZZO: Villa Reale, Via Palestro 16, 20121 Milano, Italia

DATE: 11 Aprile–17 Giugno 2018

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