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Ritratti da artisti afro-americani, gli Obama in mostra

Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, una coppia afroamericana entra a fare parte della collezione della National Portrait Gallery della Smithsonian Institution a Washington: Barack e Michelle Obama. Un evento ancora più unico in quanto le due opere sono state dipinte da due artisti afroamericani: Kehinde Wiley per Barack e Amy Sherald per Michelle. I loro ritratti saranno esposti nella galleria nazionale nel’ambito di una mostra, visitabile fino a novembre, dedicata ai “Presidenti degli Stati Uniti”, per il 50esimo anniversario della collezione stessa.

Barack Obama, 44esimo presidente degli Stati Uniti, è stato ritratto dal famoso pittore Kehinde Wiley, di madre afroamericana e padre nigeriano di etnia Yoruba, al quale ha commissionato l’opera nell’ottobre 2017. La rappresentazione di Obama è fedele allo stile di Wiley – tra i più importanti artisti contemporanei operanti in America – che unisce stile barocco, cultura pop-urbana ed elementi classici della ritrattistica europea. Viene fuori la figura di Obama in una posa classica, incorniciato da una vegetazione coloratissima, omaggio alle sue radici multiculturali: i gigli blu per il Kenya, il gelsomino per le Hawaii e i crisantemi per Chicago.

Durante la cerimonia inaugurale della mostra, l’ex presidente americano ha raccontato di essere stato sempre colpito dal lavoro di Wiley è “il modo in cui mette alla prova la nostra visione convenzionale di benessere, potere e privilegio”.

Wiley è nato a Los Angeles nel 1977. E’ stato cresciuto solo dalla madre, linguista, in mezzo ai libri. All’età di 12 anni Wiley è stato uno dei 50 ragazzi americani andati a studiare in Russia nel Center for Us-Urss Initiatives, dove ha seguito corsi di arte e di lingua russa, prima di continuare gli studi al San Francisco Art Institute e a Yale. Vive a New York ma ha studi a Pechino e in Africa occidentale. Tra le mostre più significative di Wiley c’è una personale al Brooklyn Museum nel 2015, lo stesso anno in cui è stato insignito della US State Department Medal of Arts, la più alta onorificenza conferita dalla confederazione. Nei primi anni di carriera, i suoi soggetti preferiti erano gli uomini e le donne di strada di Harlem, il quartiere in cui è cresciuto. Con gli anni, ha rielaborato alcuni classici (tra cui “Giuditta e Oloferne”) e ritratto personaggi celebri, da musicisti a star del basket.

Nel ritratto dell’ex First Lady colpiscono i toni del grigio e dell’azzurro, in netto contrasto con i colori brillanti del dipinto del marito, ma soprattutto lo sguardo fiero, la posa forte ed intelligente . “Penso a tutti quei giovani – soprattutto alle ragazze e ai ragazzi di colore –  che in futuro verranno qui e guarderanno l’immagine di qualcuno come loro appesa al muro di una grande istituzione americana. Conosco bene l’impatto che avrà sulle loro vite, perché sono stata una di loro” ha detto Michelle al momento della rivelazione del suo ritratto a firma di Amy Sherald.

 

La Sherald è nata in Georgia 44 anni fa per poi trasferirsi per studio in Maryland, dove si è formata presso il Maryland Institute College of Art, diventando assistente dell’artista panamense Arturo Lindsay.  L’opera della Sherald si incentra sulle donne afroamericane e sul loro ruolo nella società. Come Wiley, i suoi ritratti prendono ispirazione dalla vita urbana e sono ricchi di colori, mentre i soggetti sono dipinti nei toni del grigio. Alcuni suoi quadri sono stati acquistati dal National Museum of African American History and Culture, aperto a Washington nel 2016.

La scelta dei ritrattisti degli Obama ha una risonanza sociale che va ben oltre l’arte: dà spazio e voce alla grande comunità afroamericana del paese.

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