
Il nuovo Louvre Abu Dhabi
Louvre Abu Dhabi, primo museo del genere nel mondo arabo, propone un’esposizione universale che si concentra su storie umane condivise attraverso civiltà e culture.
Un progetto faraonico di un miliardo di euro realizzato in dieci anni. Tutto è cominciato nel 2007 con la firma di un accordo intergovernativo culturale senza precedenti tra Francia e Emirati Arabi Uniti. L’intesa include il prestito del nome del Musée du Louvre per 30 anni, mostre temporanee con il supporto di esperti museali francesi per i prossimi 15 anni e un prestito di opere per un decennio, provenienti da selezionati musei francesi.
Situato nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, il Louvre Abu Dhabi è stato progettato come una città-museo sotto una vasta cupola argentata realizzata dall’architetto francese Jean Nouvel, vincitore del premio Pritzker. I visitatori potranno passeggiare attraverso corridoi ‘promenade’ che si affacciano sul mare sotto la cupola che misura 180 metri, composta da quasi 8.000 singole stelle metalliche incastonate in un complesso disegno geometrico. Quando filtrano i raggi del sole creano una vera e propria pioggia di luce in movimento sotto la cupola, che ricorda le foglie degli alberi di palma che si sovrappongono nelle oasi.
Raccolta di opere d’arte e reperti rappresentano capolavori che coprono la totalità dell’esistenza umana: dagli oggetti preistorici alle opere d’arte contemporanee commissionate, evidenziando temi e idee universali e segnando un nuovo inizio rispetto alla museografia tradizionale che spesso separa le esperienze artistiche in base all’origine. Oltre alle gallerie, il museo proporrà mostre temporanee, un museo per bambini, un auditorium, un ristorante, una boutique e una caffetteria.
La storia del Louvre Abu Dhabi inizia nel “Grande Atrio” dove i visitatori vengono introdotti a importanti temi, tra cui maternità e riti funerari. Il dialogo tra opere provenienti da diversi territori geografici, a volte lontani, mette in evidenza somiglianze tra i canoni, nonostante ciascuno abbia una propria modalità di espressione. Le gallerie saranno sia cronologiche che tematiche, e suddivise in 12 capitoli. L’esposizione includerà opere dei primi imperi, incluse le prime rappresentazioni figurative, come la Principessa Battriana, realizzata in Asia Centrale alla fine del III millennio a.C., pratiche funerarie dell’antico Egitto con opere come il complesso di sarcofaghi della principessa Henuttaui e la creazione di nuove economie con la Decadramma di Siracusa, una moneta realizzata dall’artista Eveneto.
Una galleria dedicata alle religioni universali mostra testi sacri: un Foglio del “Corano Blu”, una Bibbia Gotica, un Pentateuco e testi del Buddismo e Taoismo. Gli scambi artistici sui percorsi commerciali durante i periodi medievali e moderni vengono messi in evidenza attraverso l’esposizione di un importante numero di opere in ceramica. Tra Asia e Mediterraneo e poi tra Europa e America, i visitatori apprezzeranno come l’orizzonte del mondo si sia ampliato gradualmente.
Un gruppo di pannelli provenienti da Nanban in Giappone dimostra il dialogo tra Estremo Oriente e Europa. Dall’immagine del Principe in tutto il mondo, illustrata da un importante Turban Helmet ottomano fino a una visione più intima di una nuova arte del vivere, il museo espone un’eccezionale cassettiera in lacca rossa cinese creata da Bernard II Van Risenburgh, realizzata in Francia. In una sezione sulla Modernità si trovano “la Zingara” di Edouard Manet (1832-1883), “Lotta tra bambini” di Paul Gauguin (1848-1903), “Composizione con Blu, Rosso, Giallo e Nero” di Piet Mondrian (1872-1944). L’esposizione comprenderà anche un’installazione monumentale dell’artista Ai Weiwei (1957) e il suo interrogativo della globalizzazione.
L’artista italiano Giuseppe Penone (1947) ha realizzato diverse opere specificamente per il Louvre di Abu Dhabi. “Leaves of Light” (2017) è un vasto albero di bronzo con specchi disposti sui rami che riflettono la “pioggia della luce”. “Propagation” è invece un muro di piastrelle in porcellana che raffigurano cerchi concentrici disegnati a mano, provenienti dall’impronta digitale di Sheikh Zayed, il padre fondatore degli Emirati. L’opera è stata realizzata in collaborazione con i laboratori di Sèvres – Cité de la céramique in Francia.
Per Mohamed Khalifa Al Mubarak, presidente di Abu Dhabi Tourism & Culture Authority e Tourism Development & Investment Company (TDIC), “il Louvre Abu Dhabi incarna la nostra convinzione che le nazioni crescano sulla diversità e l’accettazione, con una testimonianza museale che sottolinea come il mondo sia sempre stato interconnesso. La nuova struttura rappresenta l’ultima innovazione in una lunga tradizione di conservazione culturale promossa dai leader fondatori degli Emirati Arabi Uniti. Il Louvre Abu Dhabi ispirerà una nuova generazione di leader culturali e di pensatori creativi nel dare il proprio contributo alla nostra nazione tollerante e in rapida evoluzione”.
Photo Credit: © Louvre Abu Dhabi