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Alla scoperta delle bellezze d’Etiopia

Una mostra che farà scoprire al visitatore le bellezze dell’Etiopia, ripercorrendo le orme degli antichi esploratori e viaggiatori europei, grazie ad un percorso fatto di diari di viaggio, fotografie e dipinti.

La bellezza rivelata – un viaggio nella terra d’Etiopia sulle orme degli antichi esploratori” è il titolo della mostra visitabile fino al 25 febbraio nella sede romana della Società Geografica Italiana, al Palazzetto Mattei di Villa Celimontana.

L’Etiopia è identificata come la culla dell’umanità, ricca di antiche tradizioni e diversità culturali, che tutt’ora ne affliggono il cuore spaccato in diverse etnie. Questi profondi contrasti costituiscono una ricchezza culturale che da sempre attrae viaggiatori ed esploratori, che ripercorrendo le antiche vie di questi territori hanno trascritto le loro impressioni su diari, carte geografiche, schizzi e fotografie.

Henry Salt, Théophile Lefebvre, James Bruce, e gli Italiani Vittorio Bottego, Gustavo Bianchi, Antonio Cecchi, sono solo alcuni dei tanti esploratori europei che, tra Ottocento e Novecento, ci hanno raccontato di questi luoghi, muovendosi dai grandi laghi meridionali alle guglie dell’altopiano settentrionale, dalle terre infuocate dell’Afar a est, alle regioni montuose a ovest.

L’esposizione è stata curata da Carlo Franchini, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. In mostra 120 fotografie di Carlo Franchini, viaggiatore e appassionato di fotografia, che ha avuto la fortuna di nascere e vivere per tanti anni in quelle terre continuando poi a visitarle ripetutamente. Una ventina di opere tra quadri ad olio e carboncini dell’artista Francesca Borro che si è ispirata, per i suoi lavori, alle illustrazioni riportate nei resoconti degli esploratori e alle fotografie di Carlo Franchini, carte geografiche, schizzi, stralci di diari, oggetti etnografici e libri antichi e rari. Completano l’esposizione 40 pannelli: alcuni descrittivi, altri con citazioni ed immagini tratte da diari degli esploratori.

Percorrendo le grandi sale della mostra, il visitatore è catapultato nella straordinaria terra d’Etiopia. Terra, come scrivono gli organizzatori “da sempre di varietà e contrasti, di diversità ambientali e culturali, di opposti che magicamente si attraggono ed interagiscono facendo convivere, in un caleidoscopio di immagini, paesaggi, suoni e colori. Le straordinarie genti che la abitano, la loro cultura e le loro tradizioni, i deserti e le savane, i grandi fiumi e i laghi, le vette imbiancate dei rilievi più alti e le caratteristiche ambe, sono le tessere di un bellissimo mosaico che ancora oggi vive, in equilibrio tra modernità e tradizione. Una miscela di volti, dunque, di genti dalle lingue, attività economiche, caratteristiche fisiche, acconciature, abitudini più diverse. E lo scenario religioso non è meno vario, comprendendo le tre grandi religioni monoteistiche accanto alle quali persistono usi e rituali animisti”.

La mostra sarà successivamente visitabile a Napoli,  al Palazzo delle Arti, dal 12 al 30 aprile, e al Museo Etnografico di Addis Abeba dal 15 ottobre al 31 dicembre.

Photo Credit: © Società Geografica Italiana

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