Ultimi Articoli
Seguici Su
Home  /  Libri   /  Erri De Luca: “Leggere e convivere”

Erri De Luca: “Leggere e convivere”

Guardando alla sfida dell’accoglienza e della convivenza tra popoli, nel suo intervento a “Liberi sulla Carta”, fiera dell’editoria indipendente a Farfa (Fara in Sabina),  lo scrittore Erri De Luca deplora il fatto che l’Italia non sia pronta ad affrontarla in maniera adeguata, motivo per cui “chi viene da noi all’avventura, o meglio alla disavventura, non rimane qui ma si sposta altrove, spingendosi verso altri paesi europei. Il territorio italiano non è assorbente ma in qualche modo repellente”.

Riferendosi poi ai numeri dei flussi migratori e al linguaggio utilizzato dal mainstream dell’informazione, lo scrittore precisa che “ad arrivare sono civili disarmati che si spostano e spesso sono solo di passaggio, quindi è sbagliato parlare di invasione, parola appropriata per un esercito, un invasore armato. Intanto ad andarsene, molto più numerosi, sono giovani italiani in cerca di lavoro e pensionati. Più che invasa, l’Italia è un paese evaso”.

Altro tema caldo dell’attualità è quello della cittadinanza, in particolare la legge di riforma della cittadinanza. Da mesi la questione dello Ius Soli è al centro del dibattito, oggetto di articoli, indagini statistiche, programmi televisivi. La legge, già approvata alla Camera il 13 ottobre 2015, è bloccata in Senato anche per una serie di divisioni nella maggioranza. E poi siamo a poche settimane dalle elezioni.

“Si stanno creando italiani in condizioni inferiori, un gruppo di persone più fragili. Attorno alla questione dell’accesso alla cittadinanza italiana si è creata una divisione data per naturale, ma che in realtà è innaturale. Ancora una volta abbiamo davanti uno potere che si basa sulle divisioni, non sulle condivisioni. Una scelta che rientra nella strategia dell’esclusione dunque del privilegio”, esclama lo scrittore.

Il problema di fondo secondo lui è che la cittadinanza è diventata sempre più precaria dal momento in cui lo Stato italiano invece di garantire gli stessi diritti a tutti – con una scuola pubblica, una sanità pubblica, una giustizia pubblica – è diventato un erogatore di servizi, a pagamento, dell’Azienda Italia. Il cittadino viene degradato a cliente, trattato in base al suo potere di acquisto. Ed è così che si erode nel cittadino il sentimento di appartenenza ad una comunità. Di riflesso “in questo deficit di cittadinanza, ci consola il fatto che altri non riescano ad ottenerla e vivono appesi a provvedimenti amministrativi, rischiando fino all’espulsione”, continua De Luca.

Parte di responsabilità in questo clima di crescenti tensioni sociali, pregiudizi, diffidenza e razzismo, è da attribuire alle testate giornalistiche. “C’è ancora chi crede che i migranti sbarcano e ottengono subito la cittadinanza, assurdo! Le testate che scrivono queste cose ed altre ancora andrebbero chiuse!”, sentenzia lo scrittore, riferendosi anche alle famose fake news….  Il punto è che “in Italia l’informazione è ufficialmente tra le meno libere in Europa”, situazione riconducibile, secondo lui, all’esistenza di “una sorta di ministero della cultura popolare che decide quello che si pubblica e col consenso di tutte le testate”.

Un’altra pecca dei nostri tempi, secondo De Luca, sta nel fatto che la gente non legge più, eppure conoscere la lingua, saperla utilizzare in modo appropriato potrebbe essere la miglior difesa, anche di fronte ad un’informazione inaffidabile, peggio ancora propagandistica. “Per padroneggiare una lingua bisogna prima leggere, altrimenti sei soltanto un cliente della tua lingua e non un cittadino della lingua. Perdi capacità di difesa immunitaria e di spirito critico. Devi analizzare, verificare, criticare la versione ufficiale, smontarla per poi ricostruirtela. Meno leggi, più sei fragile e debole”, insiste lo scrittore, rivolgendosi all’intera platea di “Liberi sulla Carta”, in particolare alle giovani generazioni.

“E poi oltre al linguaggio, ci sono i sentimenti. Anche quelli si stanno impoverendo…” conclude Erri De Luca.

Foto © Giorgia Piantanida – Liberi sulla Carta, 2017

17 Settembre 2017
Romaeuropa Festival, sipario sulle sfide del presente
21 Settembre 2017
Anche Milano ha la sua Afro Fashion Week

Leave a comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *