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“Guanacos”, sculture e identità salvadoregne

Inaugurata oggi alle ore 18 la mostra “Guanacos” dello scultore originario di El Salvador, Napoleon Alberto Romualdo, alla Città dell’Altra Economia (Ex Mattatoio) nell’ambito del Rome Intercultural Summer Festival 2017, evento organizzato dall’Associazione culturale Network Arene di Roma.

Nei locali di Cultur+, Napoleon espone una selezione della sua produzione negli ultimi anni, una sintesi dei simboli e dei temi trattati durante la lunga carriera dell’artista. Dalla “Donna Giguaro” ai chicchi di caffé – elemento cardine dell’economia salvadoregna – l’artista condurrà il pubblico alla scoperta di un paese affascinante, racchiuso nel cuore del continente americano.

Ma cosa significa la parola guanacos? AVANGUARDIE MIGRANTI lo chiede direttamente all’artista.

“E’ così che vengono chiamati i salvadoregni negli Stati Uniti. Nel mio paese esiste il ‘guanacassi’ (guanacaste in italiano), che è un albero gigante sotto al quale la gente si riuniva. Oltre ad essere un luogo di raduno ancestrale, la parola fa parte del nostro patrimonio culturale: è una forma magica di vedere il mondo, che è la nostra, legata anche alla mitologia”, ci spiega Napoleon.

In tutto 11 sue opere verranno esposte, intagliate prevalentemente nel legno proveniente dalla terra di origine dello scultore: il cedro reale e il tiglio. Utilizza anche metallo, pietra, materiale di riciclo e procede con la fusione del bronzo. La prima formazione artistica avviene da ragazzo nella bottega del padre, Napoleon Alberto Escoto, famoso scultore recentemente scomparso.

“Riciclo quello che trovo sulle spiagge di Ladispoli, dove vivo con la mia famiglia”, aggiunge Napoleon, laureato in Arti plastiche, insegnante alla ¨Escuela de Artes de la Universidad de El Salvador”, stabilito in Italia da cinque anni. Nei materiali utilizzati la sua arte è un vero e proprio connubio tra culture e luoghi. Le sue sculture richiamano fortemente alle origini salvadoregne, integrando componenti del suo paese di adozione, l’Italia.

Gli anni della guerra civile salvadoregna hanno sicuramente ispirato e segnato parte del realismo sociale presente nelle sue sculture, che diventano una dichiarazione di ideali e di speranze. Tra le varie opere realizzate, alcune sono in memoria di eroi e martiri di quei tragici anni, come l’immagine di Monsignor Oscar Romero, icona della resistenza di questo popolo.

Oltre ad essere un punto di incontro, in qualche modo un ponte tra El Salvador e Italia, i lavori scultorei di Napoleon sono anche un inno alla natura che va rispettata.

Il 9 novembre una mostra personale di Napoleon verrà inaugurata al Centro culturale Cervantes in Piazza Navona a Roma. In quella sede, fino al 25 novembre, sarà possibile scoprire una parte più ampia della sua opera.

Intanto, domenica 17 settembre dalle ore 10.30 le istituzioni salvadoregne in Italia celebreranno il 196° anniversario dell’indipendenza di El Salvador, presso la Chiesa Sacro Cuore Immacolato di Maria in Piazza Euclide a Roma. Nella capitale, la comunità salvadoregna conta circa 2000 persone.

Photo Credit: © Napoleon Alberto Romualdo

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