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Liberi sulla Carta #tutticompresi

Quando la letteratura sceglie di dare voce a chi non ne ha, affrontando tematiche come immigrazione, povertà, disabilità, precarietà, disoccupazione, recupero post carcerario: l’appuntamento è con Liberi sulla Carta, fiera dell’editoria indipendente, il 14 settembre a Rieti e dal 14 al 17 settembre a Farfa, nello splendido borgo della Sabina, a nord di Roma.

Tutti Compresi” è lo slogan dell’edizione 2017, voluto dagli organizzatori proprio in questi tempi difficili perché “è un dovere fare lo sforzo di comprenderci l’un l’altro, di includere nel racconto chi è rimasto fuori dai margini della pagina. Liberi sulla Carta vuole allargare quindi quei margini”, si legge nel comunicato stampa ufficiale dell’evento.

Una vera e propria kermesse letteraria di quattro giorni durante i quali si susseguiranno presentazione di libri, dibattiti, performance artistiche, mostre, laboratorio di scrittura, premiazione e altro ancora.

Oltre alla scoperta delle nuove proposte letterarie portate a Farfa dalle case editrici presenti, Avanguardie Migranti seguirà da vicino l’appuntamento con Erri De Luca (venerdì 15, ore 18), la sua letteratura ed esperienza che vanno decisamente oltre le frontiere, da sempre molto impegnato nel sociale. Di recente lo scrittore partenopeo ha partecipato ad una missione nel Mediterraneo su una nave di Medici Senza Frontiere (l’ong sarà presente a Farfa con uno stand per far conoscere le proprie attività). Con “La parola contraria”, De Luca ha spiegato le sue ragioni e il diritto alla libertà di parola.

Domenica alle ore 16 incontreremo un esponente di spicco del mondo del hip hop ma non solo, Amir Issaa, classe 1978, italo-egiziano, rapper e produttore discografico, nato e cresciuto a Roma, nel quartiere di Torpignattara. Molto impegnato nel sociale, Amir Issaa è in prima linea in molti progetti contro il razzismo e le discriminazioni. A Liberi sulla Carta presenterà la sua prima prova come autore. “Vivo per questo” va ben oltre l’autobiografia rituale di un artista, offrendoci un vero e proprio ritratto generazionale. Un romanzo hip hop di iniziazione alla vita con decine di personaggi e una controcultura travolgente: una terra promessa che ha liberato tante adolescenze difficili dalle vertigini del caos.

Sempre domenica alle ore 17 il fotografo Guillermo Luna autore di “In quel preciso istante” ci racconterà in prima persona, con immagini e parole, una crisi umanitaria dimenticata – o meglio meno raccontata di altre: quella della popolazione del Wajir (Kenya nord-orientale) flagellata da siccità, fame, ma soprattutto bersagliata dal gruppo terrorista islamico somalo Al-Shabab.

Photo Credit: © Liberi sulla Carta

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