Messico, l’arte vince sul muro
Quando un’opera d’arte fa una denuncia in modo più efficace di tante parole. Questo è uno di quei casi…
Protagonista è Kikito, bambino messicano nato al confine con gli Stati Uniti, che troneggia in una gigantesca fotografia: una istallazione realizzata dall’artista francese JR sopra la minacciosa barriera sul confine tra Messico e Stati Uniti. E l’opera, oltre a fare l’occhiolino alla pattuglie delle guardie di frontiera che non possono fare a meno di incrociare il suo sguardo, sta davvero indisponendo i fan statunitensi del muro.
La questione dei migranti sta a cuore all’artista francese, classe 1983, un tema che lo ha già portato sulle spiagge di Lampedusa per poi raggiungere il deserto della California, dedicandovi il progetto “Ellis Island of Today”. (http://www.jr-art.net/jr).
“L’idea mi è venuta in sogno. Ho sognato questo bambino che guardava oltre la barriera. E quando mi sono svegliato mi sono domandato cosa gli poteva mai passare per la mente. Perché noi adulti sappiamo bene cosa pensare di fronte a un muro come quello. Ma un bambino?” ha spiegato l’artista in interviste rilasciate a diverse testate giornalistiche.
Da un’altezza di 20 metri e dalla prospettiva data all’opera, sembra che il piccolo Kikito si stia affacciando sul muro come se fosse la recinzione di un giardino attraverso la quale guarda oltre con occhi curiosi. Questo punto preciso della barriera è diventato un luogo di proteste pacifiche altamente simboliche come la celebrazione simultanea di messe da entrambi i lati, esibizioni musicali, partite di pallavolo. Fonte di ispirazione per altri, l’istallazione di JR ha fatto da apripista. Nei pressi della città messicana di Tijuana è comparso un enorme cavallo di legno che ricorda quello di Troia.
Photo Credit: © JR