
Conoscenza e cooperazione, diaspore in prima linea
Le comunità di immigrati stabilite in Italia sono chiamate a diventare un ponte con il Paese di origine. Lo prevede il nuovo corso della cooperazione allo sviluppo: la Legge 125/2014, che ha dato vita all’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) e al Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo (Cncs). Un quadro normativo innovativo che apre la porta a diversi attori per azioni integrate tra settori istituzionali, della finanza, dell’imprenditoria e della società civile.
“L’Italia ha una lunga storia di immigrazione. Un fenomeno che può aiutare un Paese a diventare più maturo, con una forza propositiva che purtroppo viene spesso ignorata. Il mainstream dell’informazione fornisce un’altra lettura. Invece andrebbe pubblicizzato positivamente tutto quello che le comunità straniere fanno”, ha sottolineato Laura Frigenti, direttrice della neo Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics). Per la Frigenti, “dobbiamo chiedere alle diaspore che cosa ha senso per loro, avvalendoci delle loro competenze e conoscenze. Dobbiamo lavorare a un futuro comune piuttosto che rimanere ancorati al passato”.
Verso il primo Summit nazionale delle diaspore
“L’Italia deve spingersi oltre la Libia per firmare accordi con i partner africani. Per evitare le partenze di cittadini africani non basta pensare soltanto ad aiutarli a casa loro. Non bastano gli aiuti pubblici allo sviluppo, ma servono investimenti anche privati. Nella costruzione di questo meccanismo, molto lento da realizzare, le diaspore sono la chiave del successo”, ha dichiarato Mario Giro, Vice-ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, annunciando il Primo Summit nazionale delle Diaspore, in agenda a Roma per il prossimo 18 novembre, con lo slogan “Esserci, Conoscersi, Costruire”.
Un’iniziativa, quella del Summit nazionale delle Diaspore, voluta dalla Farnesina e accompagnata passo dopo passo dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, istituita nel gennaio 2016, diretta dalla Frigenti. Le diverse fasi del progetto vengono attuate dal Gruppo di lavoro IV Migrazione e Sviluppo, guidato da un cittadino del Burkina Faso, Cléophas Adrien Dioma, del Consiglio Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo.
Il Summit nazionale delle Diaspore sarà il punto di arrivo di sette incontri regionali con un gruppo selezionato di associazioni delle diaspore (in tutto 2.100 sul territorio italiano), già tenuti a Firenze, Napoli e Padova. I prossimi appuntamenti si svolgeranno a Roma il 10 settembre, Cagliari il 16, Torino il 24 e Milano il 30. Sono anche previsti un paio di incontri con l’imprenditoria straniera nel paese. L’obiettivo è quello di arrivare a una mappatura delle comunità straniere in Italia per costituire ad inizio 2018 un vero e proprio Forum nazionale delle Diaspore, un soggetto ben strutturato, in grado di dialogare e lavorare in modo permanente con le istituzioni italiane, non solo nel campo della cooperazione allo sviluppo.
Photo Credit: © Summit nazionale delle Diaspore